Valle Agredo
Radici e sogni. Radici che affondano nella storia di questa terra; sogni che si credevamo persi e che d’improvviso diventano parole dimenticate nella nebbia del tempo e nella palude della crisi. Valle Agredo si è risvegliata così, il 4 aprile scorso, nel teatro di Borgoricco, nelle geometrie del Graticolato Romano addolcite dalla matita di Aldo Rossi, in una “prima” ricca di suggestioni, di nuove trame, di nuove avventure, di nuovi orizzonti. Di nuove speranze.
Il Progetto
Il Piano Strategico di Offerta Turistica nasce a fronte del bando di gara indetto nel Gennaio del 2013 dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese, unione che nasce nel 2001 e coinvolge al suo interno 11 comuni dell’Alta Padovana.
Il progetto rientra nel piano Piar Train ed è stato cofinanziato dalla FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) e dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese.
L’oggetto del bando prevedeva la realizzazione di un portale web per la promozione integrata e interattiva del sistema rurale dell’ambito locale PIAR.
La proposta
Il portale offre sia le opportunità più tradizionalmente turistiche, sia gli aspetti meno conosciuti e peculiari del territorio.
Il visitatore troverà itinerari per orientare la sua visita, arricchendo e agevolando la scoperta del territorio, senza trascurare gli aspetti caratteristici del luogo.
La proposta risulta innovativa per la scelta dei segmenti turistici: non mancano i classici tematismi come quello religioso, storico-culturale, ambientale, enogastronomico, ma particolare rilievo è dato al turismo rurale, al turismo d’impresa, con la possibilità di vistare le aziende, e alla scoperta e valorizzazione dei percorsi cicloturistici.
Gli obbiettivi
- Il Piano Strategico di Offerta Turistica nasce a fronte del bando di gara indetto nel Gennaio del 2013 dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese, unione che nasce nel 2001 e coinvolge al suo interno 11 comuni dell’Alta Padovana.
- Realizzare un portale che sia uno strumento efficace e funzionale per organizzare il proprio soggiorno nel territorio della Valle Agredo.
- Coinvolgere in modo attivo il territorio nella sua promozione e valorizzazione: dagli operatori del settore, alle istituzioni, agli stakeholders e naturalmente ai cittadini.
Il nome di Valle Agredo
Il giorno di Natale del 926, Ugo di Provenza, re d’Italia, donava al vescovo di Treviso, Adalberto, un vasto territorio delimitato dagli attuali comuni di Castelfranco, Camposampiero, Noale, Mirano e Badoere, indicandolo col nome di “Val d’Agredo”. Questa Valle, quale proseguimento ideale della Valsugana, fu via di transito obbligato tra l’Europa del Nord, Venezia e il Mediterraneo. Venne percorsa da mercanti, eserciti, pellegrini e semplici viaggiatori che contribuirono ad instaurarvi una consuetudine di rapporti con popoli e culture diverse.
La scelta di questo nome vuole:
- ricordare le comuni origini di un’antica cultura unitaria
- riscoprire/valorizzare le componenti di questi luoghi, una volta facenti parte della stessa Valle d’Agredo
- promuovere le tipicità locali e le eccellenze.
L'area di interesse
Il Camposampierese, con oltre 100.000 abitanti divisi in 11 Comuni (Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Trebaseleghe, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero), è un vasto territorio sul confine tra l’alta e la bassa pianura, nel cuore del Veneto centrale. Si tratta di un territorio pianeggiante, caratterizzato da una forte urbanizzazione (la “città diffusa”), con vaste aree industriali e artigianali ed una forte presenza di attività del settore terziario, pur mantenendo aree destinate alla coltivazione di cereali e ortaggi, recentemente in ampliamento con l’ottica della piccola impresa multifunzionale.