Incontri con l'autore 2022
Incontri con l'autore 2022
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Trebaseleghe e gli Amici della Biblioteca, invitano la cittadinanza alla rassegna di "Incontri con l'autore". Nel corso delle cinque serate saranno presentati alcuni libri dai temi significativi per il nostro territorio.
- Data
- 8 aprile 20222022-04-08T08:30:00 - 6 maggio 2022 2022-05-06T10:00:00
- Ora
- 20.30 2022-04-08T08:30:00 - 22.00 2022-05-06T10:00:00
- Luogo
- Sala A. Arzini Biblioteca comunale- Via Roma, 22 Trebaseleghe (PD)
Programma della Rassegna:
- Venerdì 8 aprile 2022 ore 20.45- Sala A. Arzini Biblioteca comunale: Fulvio Ervas presenta "Il convegno dei ragazzi che salvano il mondo", edito da Marcos y Marcos
- Venerdì 15 aprile 2022 ore 20.45 Sala A. Arzini Biblioteca comunale: Walter Basso presenta "Fino all'ultimo respiro", edito da Edizioni Scantabauchi
- Venerdì 22 aprile 2022 ore 20.45- Sala A. Arzini Biblioteca comunale: Francesco Trotta e Linda Bano presentano "Morire di Mafia. La memoria non si cancella", edito da Sperling e Kupfer
- Venerdì 29 aprile 2022 ore 20.45- Sala A. Arzini Biblioteca comunale: Livio Vanzetto presenta "Rivolte di paese", edito da Cierre Edizioni
- Venerdì 6 maggio 2022 ore 20.45 - Sala A. Arzini Biblioteca comunale: Francesco Cagnin presenta "Prediche Quaresimali"
Fulvio Ervas "Il convegno dei ragazzi che salvano il mondo":
«Hai sentito, Zack? Ci sarà un convegno di soli ragazzi per discutere di come salvare il mondo». Bernie gli porse la matita. Zack scosse il capo, non ne aveva sentito parlare e stava disegnando un complicato rettangolo sovrastato da un triangolo e circondato da una circonferenza. Una follia geometrica! «Io vorrei andarci, al convegno per salvare il mondo» gli aveva detto Bernie all’uscita di scuola.
Il mondo deve essere salvato?
Mister Daniel Douglas Tossic, caporione dell’esercito dei Buttacarte, è convinto di no, e adora tappezzare di plastica il fondo del mare.
I ragazzi di ottocentosei paesi sono convinti di sì e organizzano un convegno planetario. Zack ha un bombo per amico e non vuole che le api spariscano, Irma trova creature incredibili nei tombini, Cleo ha un’iguana che si addormenta in caso di pericolo.
Partono, in treno, a piedi o in bicicletta: sono i ragazzi che vogliono salvare il mondo. Riusciranno i Buttacarte a fermarli?
Fulvio Ervas - Scrittore italiano laureato in Scienze Agrarie, insegnante di Scienze naturali in una scuola superiore in provincia di Treviso, ha esordito nella letteratura nel 1999 con il racconto La lotteria (Premio Calvino 2001 ex aequo), scritto insieme alla sorella Luisa con la quale ha pubblicato anche il primo romanzo della fortunata serie dell’ispettore Stucky. In grado di spaziare agevolmente tra generi e registri comunicativi diversi, è autore di molti successi letterari.
Walter Basso "Fino all'ultimo respiro":
Stratificazioni di ricordi rimasti troppo a lungo nel sottosuolo vengono riportate alla luce, pagina dopo pagina, grazie al prezioso lavoro di ricerca, ma soprattutto grazie a testimonianze. Sono testimonianze universali perché in esse leggiamo affetto, dolore, rimpianto, nostalgia: sentimenti a volte contrastanti, così come sono contrastanti, a volte addirittura antitetici, i ricordi di quella terra, il Belgio, per alcuni un’insensibile matrigna, per altri un’affettuosa madre adottiva.
Walter Basso - ex giornalista pubblicista, editore, autore e ghostwriter, è nato a Camposampiero PD nel 1951. Dal 1995 ha pubblicato circa ottanta tra libri e pubblicazioni varie in lingua veneta sia nel settore umoristico che in quello della tradizione e cultura locale. Il libro è nato dalla sua esperienza di emigrante in Belgio e dalla conseguente morte del padre (per silicosi) e dello zio nelle miniere della Vallonia. Ora ha terminato la sua ricerca sull’emigrazione italiana in Belgio con il libro “Carne da miniera".
Associazione Cosa Vostra "Morire di Mafia. La memoria non si cancella":
La memoria non si cancella, recita il sottotitolo di questo volume. E la memoria siamo noi: le vite che viviamo, gli incontri, le parole dette, lette e ascoltate. Doni inestimabili, risorse straordinarie. La memoria è un diritto e un dovere che siamo chiamati a esercitare, soprattutto quando parliamo di Mafia. È questa la convinzione alla base della realizzazione del volume Morire di Mafia, edito da Sperling & Kupfer – il primo di un progetto più ampio –, nel quale vengono rievocate le storie di oltre duecento vittime del crimine organizzato dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Sono donne, uomini e bambini; magistrati, imprenditori, politici, giornalisti, membri delle forze dell’ordine e comuni cittadini; sono nomi dietro ai quali si celano esistenze spezzate, legami recisi, sogni infranti. Questo libro – che non ha alcuna pretesa di esaustività e completezza – parla di Mafia raccontando le persone e vuole essere un primo (e per forza di cose parziale) tentativo di fare Storia attraverso un mosaico di «microstorie», ponendo particolare attenzione ad alcune vicende meno note o ingiustamente abbandonate all’oblio. Morire di Mafia è un racconto corale al quale partecipano voci diverse – tra cui quelle dei familiari delle vittime –, generazioni e prospettive differenti. È la testimonianza che la memoria non si cancella ma va curata, senza retorica, per comprendere quanto accaduto. Lo dobbiamo a coloro che ci furono. Lo dovremo a quelli che verranno.
Cosa Vostra è un’associazione, nata nei primi mesi del 2015, a cui collaborano studenti, laureandi e laureati provenienti da tutt’Italia. Il presidente onorario è Franco La Torre, figlio dell’onorevole Pio La Torre. Da quasi due anni l’associazione cura insieme ad Attilio Bolzoni il blog Mafie su la Repubblica. Nel 2018 ha partecipato alla stesura del libro Giornalisti in terre di mafia (Melampo Editore) e nel 2019 ha pubblicato il libro Mafia come M. La criminalità organizzata nel Nordest spiegata ai ragazzi (Linea Edizioni).
Livio Vanzetto "Rivolte di paese":
Ai ceti dirigenti italiani, e in particolare a quelli del Veneto, è stata attribuita spesso dagli storici dell'età contemporanea una particolare capacità nel tenere sotto controllo, indirizzare e modellare i ceti popolari con strumenti di tipo pedagogico e coercitivo. Utilizzando come casi di studio tre insurrezioni popolari del Trevigiano (Cavasagra 1907, Badoere 1920, Sant'Ambrogio 1957), l'autore esplora in questo lavoro l'ipotesi opposta: nel corso dei secoli anche i ceti contadini, tutt'altro che eterodiretti, si sono dimostrati capaci di condizionare le élite con una sorta di "pedagogia della rivolta", inducendole a moderare lo sfruttamento. Una prospettiva di autoriconoscimento non subalterno che contribuisce a mettere in discussione alcuni aspetti dell'azione politica e culturale delle classi dirigenti del passato verso le masse popolari e che evidenzia i rischi che anche oggi si corrono, in tempi di elitismo e populismo, quando si disprezza o si inganna sistematicamente la parte più debole e sprovveduta della società.
Livio Vanzetto- nato e cresciuto a Trebaseleghe, laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Padova, insegnante di ruolo di “Discipline giuridiche ed economiche” nelle scuole medie superiori, successivamente docente a contratto di “Storia del giornalismo e delle comunicazioni sociali” presso l’Università di Trieste dal 1996 al 2012. Segretario di redazione di “Venetica Rivista di storia delle Venezie” dal 1985 al 1992; poi condirettore e membro del comitato scientifico. Promotore, vicepresidente e segretario dell’Associazione Veneta per la Storia locale dal 1992 al 1998. Co-fondatore e direttore dell’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea della Marca trevigiana dalla sua fondazione nel 1992 al 2001, Membro della Commissione Nazionale Didattica dell’INSMLI dal 1996 al 1998. Ha partecipato e partecipa, come relatore e/o come organizzatore, a centinaia di incontri pubblici, tavole rotonde, seminari, convegni, conferenze, corsi di aggiornamento e simili.
Francesco Cagnin "Prediche Quaresimali"
Curato dall'autore Francesco Cagnin, "Prediche Quaresimali" raccoglie alcuni documenti inediti dell'Archivio parrocchiale della Parrocchia di Sant'Ambrogio di Grion. Si tratta delle prediche di Quaresima scritte a mano da don Giovanni Battista Cusinati, parroco di Sant'Ambrogio dal 1853 al 1904.
"Tutti gli uomini sentono il desiderio di vivere in pace e di essere felici. Tutti il desideriamo, il vogliamo, e non occorre che alcuno ci ispiri nell'animo questa volontà. Qui è natura che parla; ognuno se lo dice, ognuno in ciò è maestro in se medesimo. Voi pertanto, o fratelli, vedete che io non discorro di un oggetto indifferente per l'uomo, ma discorro di un oggetto che è il fine dei desideri e degli affetti umani, voglio dire la pace e la felicità del cuore". (Don Giovanni Battista Cusinati)
Francesco Cagnin- 53 anni e abita a S.Ambrogio di Grion, frazione di Trebaseleghe. Maturità Classica presso il collegio Vescovile Pio X di Treviso. Appassionato di storia locale. Nel 1999 ha pubblicato il Romanzo Storico “A.D. 1270”, ambientato nel nostro territorio. Ha pubblicato numerosi articoli di storia locale nel mensile “La Voce”. Nel 2019 il periodico ESDE ospita un suo saggio intitolato “Trebaseleghe: linee e rapporti di un territorio antico. Coincidenze o calcolo sistematico”. Ha tenuto alcune conferenze sulla storia di S.Ambrogio. Attraverso la sua pagina Facebook divulga le sue ricerche